venerdì 28 agosto 2009

Stage junior a Rieti

Resoconto dello stage Juniores dal 14 al 19 agosto 2009.

Partecipanti: Claudio Ricci con ASW24, Nicola Fergnani con LS1 ed Elena Fergnani con Discus a.

Coordinatore stage: Edoardo Tarchini con Discus 2.

Altri piloti che si sono resi disponibili a volare con noi: Ruggero Ancillotti ASW29.

Fave: Clo con il JO, Capitano con il VLEN e Nena con il GROG.

Guru: Edo o Comandante con uno strano aliante con 2 dita di diruttori fuori fissi.

Aiuto guru: Ròmeo con un altro modello di aliante con una spanna di diruttori fuori fissi.

Antefatto:

La Federazione quest’anno si è attivata per organizzare la squadra juniores. Dopo i due weekend di stage presso Ferrara prima delle gare è stato organizzato un altro stage di una settimana presso l’aeroporto di Rieti. Lo stage ha 2 obiettivi: imparare a volare in coppia (soprattutto per me e Claudio) e farci conoscere il territorio su cui poi Claudio volerà per la gara di Promozione.

Antefatto:

Ci dicono che possiamo andare a Rieti a volare per una settimana. Impacchettiamo gli alianti nei relativi carrelli e via. Clo da Torino, Nena e Capitano da Ferrara. Dopo 50km il secondo gruppo fa la prima sosta: cerchione del carrello disintegrato, per fortuna c’era la ruota di scorta, incredibilmente c’era anche il cric per cambiarla, la chiave inglese no, beh, non chiediamo troppo.

Cambiamo la ruota. Mentre Nena finisce di cambiare la ruota Capitano prende in prestito un Graziellino, mette la gomma disintegrata nel cestino e va in cerca di un gommista. Torna dopo 10 minuti praticamente disidratato per il caldo e con la coda tra le gambe perché il gommista era chiuso.

Ripartiamo. Sosta dopo 10 km per problema tecnico. Nota: è meglio togliere il freno a mano prima di partire. Aspettiamo che il cerchione smetta di fumare e ripartiamo.

Verso mezzanotte arriviamo a Rieti. Clo è già là. Andiamo a letto.

Primo giorno:

Montiamo gli alianti e allineiamo. Verso le 14 decolliamo.

Cantalice, Luco dei Marsi, Nocera, Rieti. Voliamo insieme anche se le differenza tra l’LS1 e gli altri alianti in planata si fa sentire.

È il primo volo che io e Claudio facciamo insieme. Ci sono parecchie cose da mettere a punto. Voliamo comunque tutti insieme.

Primo giorno:

Io e Capitano montiamo gli alianti: il GROG ha la ruota a terra. Standard.

Ci arrostiamo per mezz’ora sotto il sole per cercare di gonfiarla ma la valvola è finita dentro al cerchione e non c’è verso di avvitarci sopra la prolunga per gonfiarla. Poi, come un miraggio, un Defender di avvicina. Ne esce Fonzee che da un colpetto all’aliante e la gomma si gonfia da sola. Ok, va bene, esce l’Edo con la pistola dell’aria compressa in mano, perché sulla macchia delle meraviglie (il Defender), oltre che il frigo-bar, la torre di Ferrero Rochet, e la bottiglia di spumante in ghiaccio con 2 bicchieri di cristalllo c’è anche il compressore! In 10 minuti Edo-McGiver sistema tutto.

Alianti in linea e via. Claudio sempre più alto, Nico sempre più in basso, io sempre più in mezzo, Edo variabile a seconda dei diruttori.

Voliamo comunque sempre insieme.

Abbiamo imparato che: domani a Claudio seghiamo 1 m di ala per parte così vediamo se rimane ancora più alto!!!

Secondo giorno:

Tema: Cantalice, Pescasseroli, Gualdo Tadino, Rieti.

Anche oggi voliamo insieme, sempre con Edoardo davanti.

Verso Gualdo Claudio ed io rimaniamo più alti di Nico. Edo così rimane con Nico mentre io e Claudio seguiamo Luciano Avanzini (che avevamo appena incrociato) che ci scorta fino a Rieti.

Media: 97,5 km/h.

Secondo giorno:

Io e Nico ci alziamo alle 8:00. Usciamo dalle camerette: Edo e Claudio hanno già schierato. Arggghhhh!!!

Vabbeh, per non perdere tempo schieriamo anche noi, con gli alianti ancora fradici per la notte. Li asciughiamo in linea, non bisogna perdere nemmeno un secondo sennò gli altri ci fregano i posti migliori!

Andiamo a fare colazione (al bar, con brioches alla crema perché bisogna aumentare il carico alare…) e verso le 9:00 ci svegliamo.

Briefing. Tema: Come hai trascorso le tue vacanze?

Finito di scrivere consegniamo e decolliamo.

La prima parte del volo la facciamo insieme ma, poi, verso Gualdo io e Clo siamo parecchio più alti così agganciamo Luciano che ci porta fino a casa mentre Edo rimane con Nico e arrivano dopo. C’è da dire che il 18m pieno d’acqua con su Luciano plana giusto un pelo meglio di noi, ma poco poco, così ogni 10 minuti butta l’ancora e scende da noi! Rientriamo senza problemi, grazie Luciano!

Abbiamo imparato che: è meglio non aprire le merendine con il cioccolato sotto in 2500m se poi non si vuole scendere marroni.

Terzo giorno:

Oggi ci separiamo: Claudio ed io con Edoardo e Nicola con Ruggero.

Briefing con quelli della Nazionale e de-briefing del volo di ieri.

Tema: Cantalice, Villa Vallelonga, Gualdo Tadino, Rieti.

343km, 93km/h di media.

Il volo di coppia migliora un po’ ma è Edoardo che ci tira avanti mentre noi seguiamo.

La valle dell’Aquila minaccia pioggia così ci teniamo sulla parte ovest del Terminillo.

Le due coppie si dividono, Nico e Ruggero fanno la Val Nerina anche tra Vallelonga e Gualdo. Alla fine ci ritroviamo quasi insieme dopo che noi abbiamo tagliato per Leonessa impantanandoci un po’.

Terzo giorno:

Ci svegliamo, schieriamo. Dato importante: questa mattina brioche con nutella a colazione.

Ci uniamo al briefing di “quelli bravi”. Per “quelli bravi” è stato inventato un gioco (poi dicono che siamo noi quelli “infantili”…): Cacciatori e lepre. Uno deve camuffare il proprio aliante da lepre, con tanto di orecchie e dentoni, e gli altri a coppie, una volta in volo devono braccarlo. Non so come sia andata ma alla sera abbiamo mangiato lepre in salmì...

Comunque: Nico vola con Ruggero e io e Claudio con Edo. Al ritorno da Celano facciamo il Terminillo perché la valle dell’Aquila minaccia pioggia. Clo, Edo e io finiamo un po’ bassi verso Leonessa (ma comunque con un immenso campo atterrabile sotto di noi) ma ci tiriamo su (grazie Claudio per il +2 che hai trovato!).

Nico e Ruggero invece rimangono più ad est facendo la Val Nerina.

Ci ritroviamo poi a Gualdo e torniamo comunque per strade diverse.

Abbiamo imparato: Non planare ai 160 con gli alianti vuoti quando davanti il cielo non è rose e fiori.

Quarto giorno:

Voliamo ancora separati ma oggi stiamo io e Claudio davanti, Edoardo segue e controlla.

Nicola è sempre con Ruggero.

Briefing sempre con la Nazionale.

Tema: Cantalice, Borgorose, Acquasparta, Carsoli, Narni, Laghetti, Rieti. 295Km. 93Km/h di media.

Quarto giorno:

Edo, dopo essere uscito con aria soddisfatta da un tendone a righe, ci dà il tema di oggi. Edo non lo ammette ma ci vuole mettere alla prova per vedere se sappiamo girare bene i piloni, così ce ne mette lì ben 7.

Durante il volo capiamo il motivo della visita mattutina del Generale al tendone: ha chiaramente parlato con una veggente prima di darci il tema, non c’è altra spiegazione. I cumuli sono esattamente dove dobbiamo andare!

Nonostante ciò io e Claudio facciamo un casino che la metà basta. “Andiamo di qua, no, di la, aspetta, e se tornassimo indietro??”. Per radio ci hanno odiato tutti penso. Anche Nico e Ruggero non erano molto in bolla, uno diceva destra e l’altro sinistra, Nico diceva deviazione e Ruggero dritto, Nico montagna e Ruggero mare, Nico vuole ordinare spaghetti allo scoglio (che notoriamente vengo serviti in porzioni da due) e Ruggero goulash. Insomma, la classica crisi del settimo anno.

Verso la fine Claudio comunque era stratosferico ed ha fatto la volata senza di noi aggiudicandosi la maglia rosa!

Abbiamo imparato: che le frasi tipo “mah, non so”, “boh, non ne ho la più pallida idea” e “sei davanti tu quindi sono fatti tuoi” non sono risposte costruttive durante il volo di coppia.


Quinto giorno:

Briefing più debriefing e assegnazione di tema.

Area task di 2:30.

Poggio Bustone, Pescina (35km di raggio), Orvieto (30km di raggio), laghetti, Rieti.

Claudio oggi non vola perché domani comincia la gara con sette giorni di bel tempo previsti quindi oggi riposo.

Siamo andati fino in fondo al pilone a sud e abbiamo appena toccato quello a nord.

Media: 113 km/h.

Quinto giorno:

Oggi Claudio viene messo a terra per punizione perché va troppo forte. In realtà lui dice che ha già fatto il giro la mattina presto e che è gia tornato.

Così partiamo solo io, Nico ed Edo.

Andando a sud Nico attacca i postbruciatori sul VLEN ma fa male i suoi calcoli perché, una volta girato il pilone rimane a corto di carburante. Così comincio a staccarlo. Lui passa la prima area di servzio senza fermarsi (perché era una ERG e lui fa raccolta punti ESSO e deve assolutamente arrivare a 10000 entro fine mese per vincere il dado di peluche da attaccare alla cappottina) e così arriva corto a quella dopo. Io sono avanti anni luce, tocco il pilone a nord stratosferica e testo il Discus in arco giallo (a Ferrara non capita spesso) mentre Nico è ancora a litigare con il benzinaio perché non gli ha pulito bene il vetro. In tutto ciò Edo è rimasto con Nico perché anche lui fa la raccolta punti ESSO (vuole l’aspirabriciole a pannelli solari, 34.000 punti) e quindi ne approfitta per fare il pieno pure lui.

Risultato: Nena maglia rosa (quella sudata da Claudio il giorno prima). Nico a torso nudo.

Abbiamo imparato che: quando si è quasi a secco non bisogna fare troppo gli schizzinosi. Magari, per puro caso, la ERG ha dei premi migliori della ESSO, magari anche loro hanno i dadi pelosi e magari ce li hanno anche in tinta fucsia che va una cifra!

Sesto giorno:

E’ ufficialmente iniziata la gara quindi Io e Nico voliamo insieme fuori gara mentre Claudio fa la Promozione ed Edoardo la Coppa Città di Rieti.

Io e Nico ci facciamo un giro Celano-Terni. Meteo stupenda.

Claudio ed Edoardo fanno un’ottima gara.

Sesto giorno:

Ultimo giorno per il duo Fergnani. Aiutiamo Claudio ed Edo a schierare. Dopo averli sparati per aria abbiamo schierato anche noi. Prima di decollare faceva talmente caldo che non riuscivo a tenere in mano la cloches.

Il volo poi è andato bene. Quote stratosferiche, un po’ di casino solo a scendere verso sud causa: presenza di cumulus fintus (che non sono i cumulus Findus, quelli al pesce).

Il cumulus fintus si riconosce per le tipiche chiazze rosate sul cappello color verde oliva. Il gambo può presentare sfumature biancastro-giallognole alla base, di forma cilindrica, regolare, talora ricurve.

Cappello inizialmente emisferico e poi più espanso.

Habitat: boschi di latifoglie da giugno a settembre.

Commestibilità: velenoso da crudo, probabilmente innocuo da cotto (vedete voi se è il caso di provare).

Il ritorno e nord è più semplice. Andando a forza di +5 non si è mai fatta tanta fatica…Intanto ho un piccolo problema di collisione i volo con una buccia di banana. In effetti devo migliorare la tecnica dello smaltimento della buccia in volo. Cerco infatti di scagliarla fuori dal finestrino, che però non è aperto del tutto. Così prima si spatacca sulla metà di finestrino chiusa e poi, dopo 10 minuti di lotta all’ultimo sangue, quando finalmente riesco a scagliarla fuori, questa sublima sbattendo contro l’ala lasciando in memoria una strisciata gialla sul dorso superiore.

Nico lo semino sulla Val Nerina. Poi scoprirò la causa. L’ingordo ha dovuto fermarsi a causa del mal di pancia causato dall’ingestione di cumulus fintus non abbastanza cotti (ma portarsi le merendine in volo come tutti no??).

Torniamo a Rieti. Nico smonta mentre la Nena scassa le palle a tutti in un momento di crisi esistenziale: tornare o non tornare?? Alla fine la ragione prende il sopravvento (per un brevissimo momento, poi scompare di nuovo…) e decido che forse è meglio tornare a casa date le 2 consegne di lavori (progetti non ancora finiti) con scadenza: domani e 2 giorni dopo. Partiamo all’alba delle 19.30. Con le 2 macchine e i due carrelli e senza ruote di scorta per il carrello del Discus dato che tutti i gommisti di Rieti da giugno a ottobre sembra siano in vacanza…

Magicamente alle 2 siamo a casa con tutte le parti dei rimorchi apparentemente intere.

Abbiamo imparato che: i cumulus fintus non sono commestibili nemmeno da cotti e che prima di buttare le bucce di banana fuori dal finestrino è meglio aprire il finestrino.

Stage finito.

Ringraziamo tutti coloro che si sono dati disponibili ed hanno aiutato nell’organizzazione!

Stage finito. Saluti a tutti! Ringraziamo:

Il Leo e la Federazione che hanno reso possibile lo stage, le termiche che ci hanno sempre riportato a casa, Edo-l’aggiustatutto che ci ha aggiustato tutto in tempi record e che ha sopportato le fave abbrustolite con cui volava, Ruggero che è stato punito per due giorni e costretto a volare con un 18m di fianco ad un ls1, Luciano per il passaggio fino a Rieti, i diruttori di Edo e Ruggero, l’ancora di Luciano, la buccia di banana spataccata, la Kellog’s fornitrice ufficiale di merendine per piloti, le gomme del carrello del Discus che hanno resistito fino a casa, Marco per le delucidazioni su LXbrowser, i ragni delle camerette che ci hanno preservato dalle zanzare e che ci hanno tenuto caldo la notte, l’Altaus per aver capito da che parte deve stare girato, i trainatori che ci hanno tirato su, la borraccia per non essersi mai aperta in volo, tutti quelli che erano per aria e ci passavano indicazioni sulla meteo, la veggente da cui andava Edo prima di darci i temi, il bar da cui andavamo a fare colazione la mattina, in particolare ringraziamo i bomboloni del bar, Davide per avermi prestato il copri cappottina (cambiaci gli elastici!!) e la ESSO per aver dato a Nico i tanto bramati dadi di peluche.

Chiediamo scusa a: i pesci rossi che vivevano nei ballast di Edo che sono morti a causa della prolungata siccità, tutti quelli a cui abbiamo scassato per radio e a Ruggero che ha dovuto lavare anche i diruttori perché erano pieni di moscerini. Ah, si, anche alle tasche del Discus che ora sono piene di briciole di merendine miste a cioccolata sciolta.

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