domenica 19 giugno 2011

quarta puntata


Eccoi di nuovo in onda signori, non ho scritto per un po’ perchè qui ci sono state giornate toste di gara, non gara e previsioni meteo.

Riassumendo quello che è successo nei primi giorni:
Giorno number one, dopo che la previsione meteo del giorno prima (anzi, LE previsioni meteo del giorno prima) avevano assicurato che non ci sarebbero stat
i cumuli con base tra i 1400 ed i 1600 il bollettino meteo della mattina stessa assicura basi a 1500m. Beh, se è così non ci si lamenta no? E invece si che ci si lamenta perchè ci sparano per aria alle 11.15 con le basi a 700m. Perfetto. TUTTA la club (perchè tanto noi siamo leggeri....) e via che si parte appena le basi arrivano a 900, perchè più su non vanno. Assicuro a tutti che volare con 30km di vento (perchè c’era anche vento...), basi 900m e uno sperverso di alberi sotto non è una meraviglia in ogni caso, solo che in più c’erano anche scrosci d’acqua in giro... che bellezza...Il volo è stato uno schifo, ma il meglio è stato l’atterraggio. Per fortua decido di atterrare in erba e non in asfalto. Tocco terra, rullo per 30 metri. Sgnaaaaaaackkk! Sento l’aliante che inchioda, talmente tanto che nonostante la cloches fosse tutta indietro la pancia davanti tocca l’erba, poi si ferma e e... tong, la pancia si ri alza e la coda sbatte in terra. Che cavolo è successo?? Beh, non importa, al momento ho l’aliante fermo perfettamente al centro della pista nel bel mezzo degli arrivi. Scendo pre spingere, fermo. Arriva Nico, spingiamo in due, inchiodato. Mah, si sarà rotta la molla che tiene chiuse le ganasce dei freni?? Somma, finalemte in 4 riusciamo a spingere l’aliante fuori, troviamo qualcosa per alzarlo e ci mettiamo a smontare la ruota.

Togliamo il perno centrale e tlang! Il mozzo fa un rumore strano e sputa fuoeri 2 bulloni, senza che nessuno li abbia svitati. Poi guardiamo meglio, non erano 2 bulloni ma 2 mezzi bulloni con i relativi dadi (Star, il brodo di verdure come lo fa la mamma). Meraviglia. In pretica il mozzo si era sbriciolato, polverizzato, sublimato e i bulloni dentro tranciati a metà. Beeeeeeeene.... Beh, potrebbe esser peggio, potrebbe piovere. Incomincia a piovere. Disperati andiamo dai crucchi, che hanno tutto di ricambio per tutti gli alianti. Però krukki afere solo pracci del karrello ti rikampio, e kamere t’aria, e kanasce freni, e cloches, e altaus, e kafo freno, e kuler, e fusoliera, e ala destra ti libbelle, e piano ti kota di ka6, e ci tispiace tnto ma keine ruota ti ricampio. Ok, capito, molto gentili comunque. Insomma, morale della favola un tipo che vola qua con ls1-f ha detto che potevamo prendere la sua ruota fino a che non ci arrivava quella nuova.Io a questo gli devo fare un monumento.

Giorno nuber two: la meteo non mi ricordo nemmeno cosa dicesse, tantooramai chi l’ascolta più? La club viene di nuovo sparata su con sgancio in base cumulo a 700m. Cielo totalmente coperto, e qui parte il ravanamento pre decollo. Due ore a termicare tra i 400 ed i 700, un casino di alianti tutti assieme. Siamo partite tutte assieme ed arrivate tutte assieme che più branco non si poteva. Però al briefing siamo riusciti a fare la foto al meteoman che, per comodità, affianco a quella del nano. Ora trovate le 10 differenze...

Il giorno dopo piove, e piove, e piove. Così andiamo a farci un giro ad Orebro.

Ma veniamo a ieri! Intanto devo dire che sono moooolto orgogliosa perchè tutti in pista si fermano a fotografare il gelcoat dell’LS1 con aria stupita ed un misto di rispetto e timore, nessuno lo tocca.
La ragazza danese che vola sul BC mi ha detto che devo cancellare la f dalla scritta in fusolira e farlo diventare un LS1-s e s sta per Shark skin. Lei infatti ha capito che le faglie che ci sono nel gelcoat non sono dovute all’usura ed al tempo ma sono il risultato di un lavoro di cutter meticoloso a seguito di un attentissimo studio di fluidodinamica comparata. Gli squali infatti hanno la pelle ruvida e questa rugosità gli permette in qualche modo di avere meno attrito con l’acuqa. Lo stesso per l’aliante, tutto calcolato! Quidi da ora in poi lo chiameremo LS1-s.
Che altro dire, la giornata poi è andata benone, a parte che hanno cannato di nuovo le previsioni e ci hanno mandato su alle 12.45 con il task C (sissignori, ci hanno ripensato ben 3 volte!) anche se alle 11 le basi erano già a 1000m. Temino di 150km. I cumuli sono rimasti fino alle 8 di sera. Ma non importa perchè per oggi avevano mezzo annunciato un no task, così si siamo dati alla vita di Arboga by night. L’unico locale della ridente cittadina, che peraltro smercia mojito in bicchiere piccolo alla modica cifra di 9 neuri, voleva essere un luogo pretenzioso e mezzo discoteca ma era un pacco, dopo 45 minuti siamo uscit! (E abbiamo scoperto che per entrare dopo le 23 biognava anche mollaergli altri 9 neuri. Ma siamo fuori???) Per fortuna nel parchetto in front of era stato allestito un palco dove di ballava musica del calibro di vamos ala plaja e i like the way you move... che sballo signori. In più abbiamo scoperto che quando distribuivano il buon gusto gli svedesi probabilmente erano impegnati a sbadilare la neve dal vialetto di casa e quindi c’erano delle balenottere con minigonna super corta (o forse era solo la cintura??) e canottierina che sfidavano i ghiacci (in fondo c’erano 13°C...) ballando infoiatissime. In più probabilmente la popolazione svedese ha avuto degli screzi nelle ere passate con la corporazione dei parrucchieri. Ne sono scaturiti tagli e colori di capelli da paura. Ma veramente da spavento. Roba che a dar le forbici in mano ad un ingegnere è capace di tirar fuori qualcosa di più plausibile!
Ma roba da matti. Naturalmente i 2 infoiatissimi, di cui non facciamo i nomi, non se ne sono portate in tenda tantissime di topolone...

E oggi siamo qua... in camper, sotto l’acqua e non ci si riesce a muovere perchè ieri abbiamo fatto la lavatrice perchè avevamo finito le mutande pulite, e quindi la roba che era a stendere fuori ora è a stendere dentro in camper, appesa ad altezza testa.

martedì 14 giugno 2011

Ri buon giorno fedeli amici ascoltatori. È da ben 3 giorni che la radio non va in onda e nel frattempo ne sono successe di cose!
-Il Nano innanzitutto sta benone, lo abbiamo messo di controllo alla radio, è molto bravo.
-Nico è arrivato e, da bravo inge, è da 3 giorni al lavoro per apportare migliorie al camper. In questo preciso momento è alle prese con il tavolino estraibile che ha una vite di blocco troppo lunga e quindi scomoda per i commensali. Non so chi dei 2 stia vincendo, io sono uscita dal caper con discrezione lasciando il campo libero. Ora si odono orribili rumori meccanici. La lotta sarà dura.
-Ste e Matteo si sono dati ad una ricerca spasmodica tendente al patologico della gnocca svedese.
- I branchi di gnocca svedese stanno invece migrando verso nord, insieme agli alci ed ai caribù. Durante la migrazione estiva i branchi di gnocca svedese marciano a ritmo serrato verso nord, per non farsi sorprendere dai temibili 25°C con sole e, per fare ciò si lasciano alle spalle gli esemplari più debolucci e bruttini, i così detti “rozzi”. Il risultato è che per ora nelle tende di Ste e di Matteo non c’è stato proprio un gran viavai. Dico tende perchè loro, pensando in un arrivo ritardato dell’estate, hanno ritenuto opportuno portarsi 2 alloggi separati e distinti che permettessero ad entrambi lo studio della specie “gnoccus swedium” contemporaneamente.
-Il metereologo, che chiaramente è babbo natale, se riesco vi manderò una foto, è accompagnato nelle sue previsioni da una metereologa, che hiaramente non ne ha un’idea. Il risultato è che il primo giorno di prova dovevano esserci basi cumulo “da 900 a 1800m”. Non male come margine d’errore... effettivamente c’hanno preso, le basi sono rimaste sempre a 900m, solo che in più si sono alzati 35km/h di vento. Il primo lato del percorso naturalmente era controvento. Non finiva mai. Salita in termica, planata: toh,un lago... Ri salita e ri planata: un altro lago, ma va te, somiglia a quello di prima. Altra salita e altra planata: ma sembrano veramente tutti uguali sti laghi i Svezia. Poi guardo l’lx (il computerino di bordo) e mi accorgo di essere a 18km dal pilone (punto da raggiungere)... esattamente come 30 minuti proima. Meraviglioso. Qui entra poi in campo l’esperienza del pilota. Quelle saggie e navigate (non nel senso di donne navigate eh, dico navigate nel senso di volo...) hanno pensato “beh, oggi è giorno di prova, che cavolo vado a rischiare di far fuoricampo con una meteo così??”. Quelle sceme invece hanno pensato “...” o meglio non hanno pensato e sono andate avanti. E hanno fatto fuoricampo anche perchè, c’è da dire che le termiche che da previsione dovevano esserci fino alle 18-19, sono finite alle 16... ma si! Dettagli del tutto irrilevanti.
Il giorno dopo i meteo hanno previsto base cumuni a 1600. Non si è mai saliti sopra i 1200m e fino a 44 all’ora di vento. Un bell’andare insomma.
Ma il meglio sono le meteo per domani, primo giorno di gara, ci sono 2 opzioni: o basi cumulo da 1000 a 1200 oppure, opzione 2, da 1600m a 1800. Ma almeno abbiamo la certezza che non saranno tra i 1200 ed i 1600 no?? Eh!
-Le russe in campeggio girano con una vita alta da far spavento.
-Le ceche continuano a sbattere contro a tutto.

Che altro c’è da raccontare?? Due giorni fa io, Ste e Matteo siamo andati in riva ad un laghetto che c’è qui vicino all’aeroporto pensando di poter fare un bagno, guardo in basso e cosa vedo?? 3 bei biscioni lunghi un metro (l’uno, non uno dietro l’altro) a 2 metri da me a prendere il sole, con il loro bravo ombrellone ed il telo da spiaggia. Vedendo quindo che la discesa all’acqua era occupata abbiamo deciso di rimandare il bagno a data da definirsi.

Beh, insomma, aspettiamo trepidanti l’indomani, primo giorno di gara, sperando nella previsione meteo numero 2. Ora vado a portare il Nano a fare un giro e a vedere se incontra un paio di nane svedesi dalla coscia lunga. Saluti a tuuuuttiiiiii!

sabato 11 giugno 2011

Radio baccalà, puntata seconda: laviamoci.

Eccoci in capeggio, finalmente si prende confidenza. Il biroccio viene sganciato al suo posto, il tanfanario viene parcheggiato e collegato alla corrente ed il nano posizionato. È mezzanotte e c’è ancora chiarore fuori. Decido che è giunto il momento di una doccia. Il rapporto con le mie ascelle sta diventando impegnativo, è vero che durante il viaggio mi hanno tenuta sveglia perchè appena la testa cominciava a cionolare per il sonno e si abbassava pe un attimo mi risvegliavo di botto con un “OMMIODDIO, che è???”. Beh, insomma, dovevo fare qualcosa... e così o deciso di lavarmi. Bell’idea. Allora, la doccia funziona così: monorubinetto che regola solo l’aperto-chiuso. Le doccie sono 4, 2 collegate ad una caldaia direttamente e 2 all’altra. Il punto è che per regolare la temperatura di ciascuna doccia ci vuole un dj che stia alla manopola della caldaia e la regoli a seconda dell’apertura-chiusura delle 2 doccie collegate assieme e della relativa temperatura segnata dagli urli delle gentildonzelle che si stanno lavando. L’abilità del dj sta nel saper distinguere gli urli da caldo da quelli da freddo e capire da quale delle 4 doccie provengano, se dalle 2 di sua competenza o meno.
Piccolo altro dettaglio, l’acqua delle doccie è quella del pozzo, arricchita del sapore ferrugginoso preso su dalle tubature. Pesce+ferro, un pasto completo insomma, solo che alla fine puzzi più che all’inizio.
Non so più se mi laverò per togliermi l’odore da volo di dosso o se volerò per togliermi l’odore di doccia di dosso.

Quando vado a letto all’una comincia ad esserci chiarore verso est. Mi sono già bruciata le ore di buio.


Buona penombra a tutti cari amici di radio Baccalà!

Penombra si, di penombra si parla, non in quanto obra fallica ma bensì a causa del chiarore permanente che quì c’è dalle 23 alle 5.
Ora i più intelligenti di voi (si, è una gara dura...) cominceranno a capir
e... baccalà.... chiarore notturno... ebbene si signori, siamo nella terra degli alci e degli abeti, dei grandi laghi e delle piccole (piccolissime ma incazzatissime) zanzare, nella terra delle supergnocche bionde e delle saune.

Si signori, sono proprio dove immaginate. In Portogallo!

Bene, partiamo dall’incomincio.
Siamo partiti io ed il Nano da ferrara con camper e carrello e ci siamo macinati tutta la strada da soli per arrivare qua (2000km circa più o meno).
Il fatto che nessuno abbia voluto venire con noi per il viaggio è per colpa di Na

no, non mia, perchè oramai è risaputo che è un po’ impegnativo da sopportare per le lunghr percorrenze. Non che non sia educato, per carità, è solo che quando si impunta è un disastro (anche se è piccolo e di conseguenza il braccio di leva limitato). Fatto sta che in Gremania, all’altezza di Monaco ha cominciato a chiedere di fermarsi per la prima birra, va bene gli ho detto, una birra non è certo un problema. Solo che dopo la prima ha cominciato ad insistere per una seconda, e per una terza. E poi vuole fermarsi a far pipì. (Nano è piccolo, ha una capienza di vescica molto limitata quindi il numero di pisciate pro litro di birra è spaventosamente alto). Fatto sta che è stato tutto un fermarci, poi io mi sono arrabbiata e gli ho detto che così il viaggio non poteva andare avanti. 15 soste in 70 km non erano sostenibili per pensare di arrivare ad Arboga prima della fine dei mondiali. Così gli ho detto che se non avesse smesso immediatamente di bere lo avrei lasciato in balia di un camionista tedesco. Lui se l’è presa ed è rimas

to zitto per il resto del viaggio. In fondo non ci ho perso molto. Sempre a parlare di quella donna, e dei suoi stupidi sei amichetti tappi. Poi è di uno scurrile che non ci si sta dietro. Poco fa eravamo in autorill gli è scivolata la zappa che si porta sempre appresso (poi dicono delle donne e delle borsette...) e gli è caduta. Manco si fosse rotto qualcosa. Ne ha sparata una da 15 parole che persino il camionista in coda davanti a noi è arrossito ed una signora di mezza età è uscita dal negozio urlando di chiamare un esorcista.

Ma a parte questo Nano è un bravo compagno di viaggio. Mangia poco e occupa poco spazio. Insomma insieme io e nano decidiamo di tirare il viaggio (è soprattutto lui che spinge per questa opzione), di guidarci il tanfanario (camper) ed il biroccio (carrello) per 15 ore al giorno per arrivare in 2 giorni anzichè 3 ed avere così un giorno in più di prova di volo. Evvai. Infatti siamo arrivati ieri notte, con un giorno di anticipo sulla tabella di marcia. Oggi ha piovuto. Stupido Nano.