martedì 12 luglio 2011

Radio baccalà: l’altra storia.

C’erano una volta due ragazzi, dalle dubbie capacità cognitive, che si dedicavano all’allenamento di rane da corsa. Le gare di corsa delle rane sono un’attività svolta clandestinamente soprettutto nella bassa Ferrara. Praticare la corsa delle rane con rana di proprietà è un hobby molto particolare a cui bisogna dedicare parechio tempo causa l’addestramento dell’animale in quanto, come dice il nome stesso, durante la gara la rana non può saltare ma solo correre. E’ li che si vede la bravura dell’ammaestratore. Un giorno, questi due loschi individui decisero che era giunto il momento di mettere alla prova la loro bravura e portarono le 2 rispettive rane (Gianna e Pamela) alla gara di rane del circondariato. Ma poichè le gare con scommesse sono illegali anche queste gare vennero fatte in assoluto segreto. O per lo meno così si cercò di fare... fatto sta che a metà della gara, con Gianna e Pamela rispettivamente alle posizioni 134 e 135 su 136 nella categoria rane disabili (in cui erano entrate a tradimento fingendosi zoppe e in cui la 136esima era una rana fritta), irruppe la polizia nel covo. Tutti i trafficanti di rane e gli addestratori riuscirono a scappare tranne i nostri 2 eroi che vennero catturati e condannati a pagare per le sofferenze inferte alle bestiole con la stessa moneta.
Avrebbero dunque dovuto percorrere con mezzo di locomozione proprio e ad energia umana 2000km (2300 se si considerano le deviazioni del tutto volontarie...) per un tragitto definito li su due piedi: Ferrara, da cui avrebbero cominciao a soffrire per il caldo e per le zanzare, ad Arboga, sperduto paesino Svedese in cui avrebbero dovuto soffrire per la pioggia ed il freddo oltre che per le zanzare.
In data 10 giugno 2011 sono così partiti i disgraziati che di nome fanno rispettivamente Mole e Giona.
I nostri due eroi dalle dubbie capacità cognitive hanno però dimostrato grande capacità pedalatoria coprendo suddetta distanza in 10 giorni, 4 ore e 6 calzini sporchi.
C’è però da dire che un po’ hanno barato facendosi Rostok Trelleborg in traghetto e non a nuoto, ma gliela facciamo passare perchè tanto in traghetto sono stati puniti. Il dio delle rane infatti ha posizionato un russatore in centro sala riposo in traghetto impedendo così ai 2 di dormire e lasciando loro tempo per meditare sulle proprie colpe.
Arrivati a 50km da Arboga si cominciava già a sentire la loro presenza in campo dato che erano sopra vento: una signora grassa ha avuto un mancameto e i pini hanno abbassato i rami. A 30km 2 tende si sono spicchettate da sole e la signora grassa è svenuta. A 10 km si sentivano addirittura interferenze per radio a causa dell’odore dei 10 giorni di pedalata con cambio limitato. Ma alla fine, tra altaus che si piegavano e statiche che si tappavano volontariamente i nostri 2 sono arrivati nell’aeroporto di Arboga espiando definitivamente le proprie colpe.

1 commento:

  1. mmmmhhh.... questo spiega perche' ad un certo punto gli alianti si sono rifiutati di stare per aria.......

    Rob

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